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Nazifascismo cavalca la campagna mediatica anticinese - attacco ad un evento online

Da anni su questo blog parliamo della campagna mediatica anticinese che va avanti da quando la Repubblica Popolare Cinese si è guadagnata la propria sovranità con la rivoluzione del 1949.

Fa sorridere che a scrivere quest'articolo sia proprio Il Fatto Quotidiano che alla campagna mediatica anticinese si è sempre associato senza protestare. In questo articolo si narra dell'attacco ad una pacifica manifestazione online per festeggiare il capodanno cinese.

La storia insegna che gli americani se ne fregando del disordine, della violenza, del terrore, della morte che portano nei paesi che intendono dominare. Anche in Italia non scopriamo nulla oggi, son cose che, chi vuole sapere, sa già da decenni. Se per gli USA e le sue nazioni satelliti la Cina è un nemico come sempre aizzano la popolazione contro di esso. E vista la debolezza culturale degli italiani, dovuta a tagli ad istruzione e cultura e assoggettamento al sistema culturale americano aumentati a dismisura da fine anni '80 ad oggi, gli viene molto facile riuscire nei loro intenti.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/02/06/pornografia-svastiche-e-insulti-a-torino-levento-online-dedicato-al-capodanno-cinese-viene-annullato-per-un-attacco-su-zoom/6092413/

Pornografia, svastiche e insulti: a Torino l’evento online dedicato al Capodanno cinese viene annullato per un attacco su Zoom

Per l'assessore ai Diritti della Città di Torino, Marco Giusta: "Quello a cui abbiamo assistito, che segue gli attacchi ad Anpi e Arcigay, non è solo intollerabile, ma esecrabile nelle forme in cui si è espresso. Qualunque forma di goliardia non può comprendere espressioni di incitamento al nazismo, al fascismo, con insulti razzisti e sessisti soprattutto nei confronti delle donne"

Un’irruzione su Zoom, a sfondo razzista e sessista, ha portato all’annullamento dell’inaugurazione di una mostra dedicata al Capodanno cinese. Una decina di persone hanno sono entratte nella piattaforma Zoom “inviando” svastiche, immagine pornografiche e insulti, ai danni della comunità cinese. Tanto che, come spiegano su Facebook gli ideatori della mostra “Felice Anno del Bue! Il racconto del Capodanno cinese sotto i portici di via Po”, organizzata dall’istituto Confucio dell’Università di Torino: “Siamo stati costretti a cancellare l’evento. Siamo molto dispiaciuti per l’accaduto e ringraziamo tutti coloro che si erano connessi. L’episodio è già stato segnalato alle autorità competenti”.
 
L’assessore ai Diritti della Città di Torino, Marco Giusta, presente all’evento, dichiara: “Siamo vicini alla comunità cinese, che è stata a fianco della Città e della Regione con tantissimi aiuti e donazioni economiche e di materiale sanitario durante l’anno passato. Quello a cui abbiamo assistito, che segue gli attacchi ad Anpi e Arcigay, non è solo intollerabile, ma esecrabile nelle forme in cui si è espresso. Qualunque forma di goliardia non può comprendere espressioni di incitamento al nazismo, al fascismo, con insulti razzisti e sessisti soprattutto nei confronti delle donne. Tali comportamenti non sono in alcun modo tollerabili, e nascondersi dietro uno schermo non rende più intelligenti, solo più vigliacchi e miseri”.

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