- 8 dicembre 2018 -
Arresto di Meng Wanzhou dirigente di Huawei
L'arresto
in Canada di Meng Wanzhou, direttrice finanziaria di Huawei, dopo che
gli USA avevano invitato i loro alleati a boicottare l'azienda cinese
mette alla luce alcuni fatti concreti di un egemonia USA sul mondo
sempre più in crisi.
Come già avevano fatto con l'URSS con l'embargo tecnologico gli USA dispiegano ancora una volta le loro forze contro una potenza socialista e le sue ambizioni. Prima i dazi col pretesto della bilancia commerciale, ma invece diretti contro i prodotti ad alta tecnologia. Poi con l'arresto dei dirigenti della Huawei che è leader nel mondo su tecnologie che mette a disposizione di moltissime nazioni.
La Cina spende cifre altissime in ricerca scientifica e la Huawei è una delle aziende che in questi anni ha depositato più brevetti.
La mossa degli USA non è contro Huawei ma contro l'intero sistema Cina.
La situazione ricorda la fine del 19° e l'inizio del XX secolo con l'ascesa della Germania e l'Inghilterra che vede il suo potere militare e la sua egemonia sulle nazioni destinato a crollare.
In quel caso l'Inghilterra si salvò attraverso la diplomazia e le alleanze con Francia e Russia che consentirono un accerchiamento della Germania. Ma ad oggi gli scenari bellici sono altamente improbabili visto il possesso dell'arma atomica da parte della potenza emergente di questo secolo.
Gli USA possono provare ad accerchiare Pechino economicamente e finanziariamente. Ma ciò porterebbe ad una crisi economica delle loro nazioni in primis, legate economicamente e finanziariamente a Pechino, visto che con la crisi del 2008 le nazioni occidentali sono finite col PIL in negativo mentre la Cina ha continuato a crescere grazie all'economia pianificata.
Il solito scenario stile "OTPOR" e rivoluzioni colorate è impensabile per gli USA in una nazione dove il governo gode di un consenso tra i più alti al mondo.
Agli USA non resta che cercare un accordo con le altre nazioni occidentali ma questo è difficilissimo visto che l'anarchia di produzione capitalista determina che gli imprenditori pensino in primis ai loro profitti e questi sono praticabili sopratutto nella Cina, che attraverso il suo sistema altamente efficente ed un mercato interno immenso è metà prediletta delle aziende occidentali che ambiscono a migliorare la loro posizione nel mercato mondiale a discapito dei concorrenti ma non hanno grandi possibilità di avanzare nei sistemi capitalisti dell'anarchia di produzione, del monopolio e di un mercato già strizzato al massimo.
A dispetto della sinistra occidentale che ciancia di egualitarismo, soppressione dello stato ed altri obbiettivi che distano dalle loro organizzazioni e dalle loro nazioni quanto io dal pallone d'oro, la Cina socialista ha capito ed usato a proprio favore le leggi del capitalismo in una situazione di accerchiamento sfruttando le aziende in situazione di svantaggio sul mercato attirandole nel suo sistema con la possibilità di maggiori profitti e portando in patria tecnologie e capitali che hanno consentito un aumento della produttività media e della ricchezza complessiva.
Questo avviene quando al potere vi è un partito forgiato da decenni tra guerriglia, kuomintang, presa del potere, edificazione e riforma del socialismo. Quando i membri del partito vivono tra le masse, tra la nazione e le sue leggi di sviluppo e in un sistema internazionale, comprendendo dall'interno le dinamiche, piuttosto che aspettare che un giorno cadano dal cielo i risultati in forma perfetta ed esaudiscano i desideri e sogni dei militanti come fa' la sinistra occidentale.
Gli USA somigliano allo sciocco che alza una pietra sopra la testa per farsela cadere sui piedi, come diceva Mao.
Arrestando Meng Wanzhou con accuse pretestuose dimostrano al mondo intero di non essere una nazione affidabile.
Dove preferiranno investire gli imprenditori? Negli USA degli arresti arbitrari o nella Cina delle regole?
Con chi preferiranno aprire canali diplomatici per le proprie nazioni le borghesie? Con gli USA dei sopprusi o con la Cina dello sviluppo condiviso?
La strada per un nuovo sistema di nazioni fondato sulla cooperazione si stà aprendo ed i popoli avranno da ringraziare la Cina socialista ed i suoi sforzi che da nazione che era oppressa dall'imperialismo l'hanno portata a diventare l'antagonista principale del peggior mostro imperialista che la storia ricordi.
Come già avevano fatto con l'URSS con l'embargo tecnologico gli USA dispiegano ancora una volta le loro forze contro una potenza socialista e le sue ambizioni. Prima i dazi col pretesto della bilancia commerciale, ma invece diretti contro i prodotti ad alta tecnologia. Poi con l'arresto dei dirigenti della Huawei che è leader nel mondo su tecnologie che mette a disposizione di moltissime nazioni.
La Cina spende cifre altissime in ricerca scientifica e la Huawei è una delle aziende che in questi anni ha depositato più brevetti.
La mossa degli USA non è contro Huawei ma contro l'intero sistema Cina.
La situazione ricorda la fine del 19° e l'inizio del XX secolo con l'ascesa della Germania e l'Inghilterra che vede il suo potere militare e la sua egemonia sulle nazioni destinato a crollare.
In quel caso l'Inghilterra si salvò attraverso la diplomazia e le alleanze con Francia e Russia che consentirono un accerchiamento della Germania. Ma ad oggi gli scenari bellici sono altamente improbabili visto il possesso dell'arma atomica da parte della potenza emergente di questo secolo.
Gli USA possono provare ad accerchiare Pechino economicamente e finanziariamente. Ma ciò porterebbe ad una crisi economica delle loro nazioni in primis, legate economicamente e finanziariamente a Pechino, visto che con la crisi del 2008 le nazioni occidentali sono finite col PIL in negativo mentre la Cina ha continuato a crescere grazie all'economia pianificata.
Il solito scenario stile "OTPOR" e rivoluzioni colorate è impensabile per gli USA in una nazione dove il governo gode di un consenso tra i più alti al mondo.
Agli USA non resta che cercare un accordo con le altre nazioni occidentali ma questo è difficilissimo visto che l'anarchia di produzione capitalista determina che gli imprenditori pensino in primis ai loro profitti e questi sono praticabili sopratutto nella Cina, che attraverso il suo sistema altamente efficente ed un mercato interno immenso è metà prediletta delle aziende occidentali che ambiscono a migliorare la loro posizione nel mercato mondiale a discapito dei concorrenti ma non hanno grandi possibilità di avanzare nei sistemi capitalisti dell'anarchia di produzione, del monopolio e di un mercato già strizzato al massimo.
A dispetto della sinistra occidentale che ciancia di egualitarismo, soppressione dello stato ed altri obbiettivi che distano dalle loro organizzazioni e dalle loro nazioni quanto io dal pallone d'oro, la Cina socialista ha capito ed usato a proprio favore le leggi del capitalismo in una situazione di accerchiamento sfruttando le aziende in situazione di svantaggio sul mercato attirandole nel suo sistema con la possibilità di maggiori profitti e portando in patria tecnologie e capitali che hanno consentito un aumento della produttività media e della ricchezza complessiva.
Questo avviene quando al potere vi è un partito forgiato da decenni tra guerriglia, kuomintang, presa del potere, edificazione e riforma del socialismo. Quando i membri del partito vivono tra le masse, tra la nazione e le sue leggi di sviluppo e in un sistema internazionale, comprendendo dall'interno le dinamiche, piuttosto che aspettare che un giorno cadano dal cielo i risultati in forma perfetta ed esaudiscano i desideri e sogni dei militanti come fa' la sinistra occidentale.
Gli USA somigliano allo sciocco che alza una pietra sopra la testa per farsela cadere sui piedi, come diceva Mao.
Arrestando Meng Wanzhou con accuse pretestuose dimostrano al mondo intero di non essere una nazione affidabile.
Dove preferiranno investire gli imprenditori? Negli USA degli arresti arbitrari o nella Cina delle regole?
Con chi preferiranno aprire canali diplomatici per le proprie nazioni le borghesie? Con gli USA dei sopprusi o con la Cina dello sviluppo condiviso?
La strada per un nuovo sistema di nazioni fondato sulla cooperazione si stà aprendo ed i popoli avranno da ringraziare la Cina socialista ed i suoi sforzi che da nazione che era oppressa dall'imperialismo l'hanno portata a diventare l'antagonista principale del peggior mostro imperialista che la storia ricordi.
Commenti
Posta un commento