La sovranità nazionale è inscindibile dal socialismo.
Cosa sarebbe successo se a subire la guerra commerciale non fosse stata una nazione socialista ma una capitalista?
L'India è per certi aspetti paragonabile alla Cina. Vasto territorio, popolazione di poco inferiore, fine di uno stato di colonizzazione occidentale più o meno nello stesso periodo.
Eppure non riesce minimamente a produrre aziende capaci di intaccare il dominio tecnologico dell'occidente come Huawei o ZTE. Nemmeno produce aziende in grado competere nei settori altamente tecnologici.
La borghesia indiana non è interessata allo sviluppo delle produttive oltre ciò che gli consente di ottenere profitti e continuare a vivere nel lusso. Percui ad un diktat occidentale reagirebbe semplicemente ottenendo un accordo di salvaguardia del suo potere e dei suoi profitti.
L'economia indiana risentirebbe una simile guerra commerciale in quanto le aziende vedendo la possibilità di un calo dei profitti sul capitale investito preferirebbero dirottare i loro capitali altrove.
Questo non stà avvenendo in Cina, anzi aumentano, nonostante tutto, gli investimenti esteri, persino in questi ultimi 4 mesi dell'escalation trumpiana del 2019.
Le aziende operanti in Cina non vedranno interrotto il rifornimento o la produzione di materie prime o semilavorati in quanto sono prodotti da aziende statali gestite tramite la pianificazione economica. Senza questa caratteristica l'economia cinese si sarebbe afflosciata da tempo e la nazione sarebbe ridotta a serbatoio di manodopera a basso costo come appunto l'India. Perché senza il costante flusso di materie prime, semilavorati, logistica altamente efficente o banche altamente stabili, le aziende comincerebbero a ritirarsi avendo condizioni di produzione meno attraenti.
Esistono nazioni simile per altri aspetti alla Cina, come per il livello di tecnologie.
E' il caso di Australia, Nuova Zealanda, Taiwan, o delle tecnologicamente avanzate Giappone Svezia.
Tutte nazioni che si sono accodate al boicottaggio di Huawei inizato da Trump non per scelta autonoma ma per evitare le ritorsioni statunitensi.
Dunque ne l'essere una grande nazione, ne essere una nazione tecnologicamente avanzata sono condizioni che da sole possono consentire la sovranità nazionale, se manca il socialismo.
Eppure varie nazioni socialiste si sono dovute piegare al potere americano. La Jugoslavia è scomparsa sotto le sue bombe, le nazioni del Patto di Varsavia sono scomparse sotto la guerra soft americana compiuta attraverso l'infiltrazione, la corruzione, lo spionaggio, gli embarghi tecnologici, le rivoluzioni colorate.
Dunque nemmeno il socialismo è condizione sufficente alla sovranità nazionale in quanto la volontà della nazione ed i suoi sforzi per la sovranità possono non essere sufficenti mancando lo sviluppo economico.
Cina, Vietnam, Laos e Nepal hanno rimediato attuando il socialismo di mercato permettendo alle forze produttive di svilupparsi maggiormente rispetto alla forma di socialismo attuata generalmente in precedenza con un controllo statale stretto anche su settori dove si è rivelato non ancora necessario. Ed anche Cuba e Korea, stando alle dichiarazioni dei loro partiti, vireranno su questa forma di socialismo non appena si sarà risolto il ricatto americano tramite sanzioni ed embarghi che limitano fortemente le loro possibilità di commercio.
Il marxismo è una scienza e come tale è in costante miglioramento e sviluppo.
« La storia delle scienze è la storia dell'eliminazione progressiva dell'errore, cioè della sua sostituzione con un errore nuovo, ma sempre meno assurdo » (Engels, Lettera a Conrad Schmidt, 27 ottobre 1890).
L'errore della prima forma di socialismo consisteva nella giusta volontà di voler creare rapporti di produzione sviluppati in senso socialista, ma avendo delle forze produttive non abbastanza sviluppate.
Nell'Italia preunitaria e successivamente alla conclusione vittoriosa del Risorgimento nell'agricoltura in Pianura Padana, dotata di terre fertili e di sistemi di irrigazione erano presenti rapporti di produzione di tipo capitalistico con le aziende portate avanti tramite il lavoro salariato. Mentre nell'Italia del Sud, dove l'irrigazione era meno sviluppata o dove la terra era meno fertile persistevano rapporti di produzione di tipo feudale.
Questo perché al Sud la produttività era tropppo bassa per introdurre rapporti di produzione capitalistici. Il surplus prodotto non era sufficente a permettere che il capitalista potesse stipendiare i contadini o riservare dei fondi allo sviluppo dei mezzi di produzione dell'azienda.
Similmente, ad oggi, nessuna tra le nazioni socialiste può permettersi di introdurre rapporti di produzione troppo avanzati in quanto ancora le masse di operai e di lavoratori hanno la necessità di lavorare 8 ore per poter condurre un esistenza lontana dalla povertà.
Quando l'alta produttività del lavoro(ed anche il venir meno della necessità per la nazione di doversi difendere dall'accerchiamento imperialista che richiede ingenti risorse) permetterà alle masse di lavorare per un frazione della giornata minore, allora il popolo potrà occupare il tempo restante alla direzione in prima persona delle imprese e della cosa pubblica in maniera veramente democratica, non andnado una volta all'anno in una cabina elettorale come nelle "democrazie" capitaliste.
Ed allora diverrà superflua e obsoleta la direzione delle aziende da parte di un capitalista o di un bureau statale ristretto.
Ma un aumento della produttività del lavoro in una nazione povera è impensabile per un paese arretrato senza l'importazione di capitali e tecnologie, esattamente la necessità individuata per primi dalla Cina ed in seguito dalle altre nazioni socialiste.
L'aumentata produttività del lavoro e lo sviluppo tecnologico, dopo una prima fase in cui era costretta ad importare tecnologie a caro prezzo dall'occidente, già ad oggi permettono alla Cina di essere una nazione sovrana e minimamente afflitta dalle ingerenze economiche e commerciali statunitensi.
La pratica sociale, primo punto di riferimento dei marxisti, più di qualsiasi teoria, dimostra che la via cinese alla sovranità ha ottenuto il suo risultato.
La pratica sociale ha prodotto un nucleo di dottrine che sono comuni alla ricerca di sovranità di tutte le nazioni.
La pianificazione economica dei mezzi di produzione statali, la guida del Partito Comunista avanguardia del proletariato, lo sviluppo delle forze produttive ed una accurata diplomazia ben lontana dalle esportazioni della rivoluzione di troschista memoria, sono condizioni imprescindibili per il raggiungimento della sovranità dei popoli in questa fase in cui il suo principale ostacolo sono, per qualsiasi popolo, gli Stati Uniti d'America.
Quando sarà nato un mondo multipolare la strada potrebbe diventare meno ardua.

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