Migliaia di attacchi terroristici di matrice jihadista, centinaia di uomini, donne e bambini uccisi barbaramente. Non stiamo parlando della drammatica esperienza europea degli ultimi anni. No, parliamo dello Xinjiang , Cina, ovvero della regione autonoma nord-occidentale della repubblica popolare. Non è stata l’unica del paese ad essere colpita, ma sicuramente è stata quella maggiormente devastata da terrorismo, fanatismo ed estremismo, i “tre demoni” come li chiamano in Cina. Se ci mettessimo a fare un confronto sui numeri ufficiali forniti dalle autorità europee e cinesi, la repubblica popolare supererebbe, benché in un arco di tempo più lungo, le analoghe tragedie europee. Mettersi a comparare per capire quale delle tragedie sia stata peggiore non sembrerebbe un esercizio utile. Tuttavia, detto esercizio forse sarebbe sensato alla luce del nostro silenzio sulle vicende cinesi o, se si preferisce, dell’assenza di empatia in Occidente. Al di là della triste comparaz...