Elementi comuni tra il plagio da parte
delle sette e quello da parte dei media.
Creazione di una realtà virtuale.
Questo è uno dei fondamenti.
Nelle sette sataniche del Sud Sardegna
creano nella persona plagiata la percezione di un ambiente esterno
diverso da quello che è realmente.
Consideriamo tre insiemi:
- Il plagiato o i plagiati
- L'ambiente della setta
- Il mondo all'esterno dell'ambiente della setta
Ho potuto rilevare che i membri delle
sette fanno credere a chi plagiano, solitamente persone con scarsa
vita sociale e rapporti col mondo extra-ambiente-setta anche a causa
della povertà in cui versano a causa di ciò che le sette fanno loro
subire, che essi siano persone diverse da quelle che sono realmente.
Possono farsi considerare ricchi, potenti, famosi, nel caso vogliano
rappresentare al plagiato un ambiente al di sopra di esso. Oppure si
fanno considerare la parte inferiore della società attraverso la
simulazione di tossicodipendenze, di malattie, disgrazie di vario
genere. Talvolta non debbono nemmeno simulare ed è la loro vera
storia personale che utilizzano per influenzare il palgiato.
Il mondo extra-ambiente-setta
attraverso l'influenza sul plagiato viene fatto considerare in
maniera diversa dalla realtà, per esempio creando ad arte la fama
delle sue persone o dei rapporti tra membri dell'ambiente setta e
mebri dell'ambiente-extra-setta, a seconda che dall'ambiente extra
setta il plagiato debba considerarne i membri positivamente,
negativamente, o in maniera neutrale.
Attraverso talvolta rappresentazioni
molto simili al teatro da parte dei mebri dell'ambiente-setta, viene
creata la rappresentazione virtuale della realtà nella mente del
plagiato.
Per esempio ho potuto rilevare tra i
casi quello di una persona minorenne in fase di plagio, cui madre e
zio, ambedue mebri dell'ambiente-setta, hanno simulato una
conversazione in un luogo dove il plagiato sentiva ciò che dicevano,
ma facendogli credere che stesse ascoltando senza che chi parlava lo
sapesse, nella quale si affermava che il plagiato fosse stato in
sostanza il colpevole del suicidio di una persona di sua conoscenza.
In altri casi persone che hanno fatto
parte delle forze dell'ordine, effettuavano conversazioni in maniera
teatrale nella quale facevano credere al plagiato che avesse da dover
temere che la legge sarebbe venuta a cercarlo. Tra l'altro per cose
che nemmeno erano reato ma sempre influenzando il plagiato in vari
modi erano riusciti a far credere lo fossero.
Talvolta vengono simulate situazioni di
criminalità, secondo il concetto che se ne può avere da una serie
TV, in maniera da poter mettere il timore al plagiato di poter subire
gli stessi trattamenti che negli schermi le organizzazioni criminali
riservano ai loro nemici.
Talvolta viene fatto credere al
plagiato che persone esterne all'ambiente-setta con le quali aveva
intergito siano in realtà diverse da come le aveva percepite in
maniera da poter continuare ad essere influenzato solo dai membri
dell'ambiente-setta.
La sconnessione tra il plagiato e la
realtà viene effettuata spesso tramite persone dell'ambiente setta,
sulle quali è stata creata una percezione di un certo tipo nel
plagiato che le renda credibili quando danno ad esso un giudizio su
un fenomeno o una persona. Se voi doveste chiedervi cos'è quella
cosa che quando tornate a casa scodinzola e vi fa' le feste
rispondereste che è un cane. Rispondereste che è un cane perché ha
quattro zampe, la coda, abbaia, è un mammifero, respira, Etc...
Il plagiato, invece, spesso considera
persone o fenomeni non in base al riscontro che può avere di essi
dalla realtà, ma dal giudizio che persone rese credibili
dall'ambiente-setta forniscono ad esso.
In questo caso il cane è un cane non
perché posso percepirne le proprietà che mi permettono di stabilire
che è un cane, ma perché Tizio o Caio dell'ambiente-setta mi dicono
sia un cane. Perciò Tizio e Caio possono far credere al plagiato che
il cane sia invece un frigorifero.
L'esempio del cane non calza
perfettamente, perchè il plagiato subisce l'influenza
dell'ambiente-setta per quanto riguarda aspetti meno banali. Come il
giudizio che deve avere su una persona cardine del plagio che
subisce, di un organizzazione, di un istituzione, di un fenomeno
della vita sociale, di un fenomeno della vita della nazione, etc..
Per esempio avendo il sottoscritto
provato a far uscire dal plagio alcune di queste persone, sono stato
qualificato a plagiati da parte di mebri dell'ambiente-setta come
"una persona che può farti finire ammazzato dentro un pozzo",
"una persona che va a lavare le proprie chiappe
nell'abbeveratoio delle pecore", "un persona violenta verso
il prossimo", "una persona di nessuna credibilità",
etc...
Attraverso queste vere e proprie
diffamazioni è divenuto più complicato provare a far emergere dal
plagio e dalla riduzione in schiavitù queste persone.
Chiaramente tutte queste creazioni di
una realtà virtuale avvengono in una situazione di illegalità nella
quale la legge non può intervenire per vari motivi, ma son tutti
elementi del reato di "Riduzione in schiavitù" articolo
600 del Codice Penale Italiano.
Una prassi tipica delle sette sataniche
del Sud Sardegna, ma che ho potuto constatare anche in sette non
religiose, è quella di simulare contrasti tra i loro membri. A
questo punto le persone che stanno plagiando(in questo caso, però,
un plagio che li porta a diventare menbri della setta), che rischiano
di diventarlo se abboccano, si schierano con una parte o con l'altra,
in questo modo cominciano a fidarsi di chi rappresenta una parte o
l'altra ed ottenuta la fiducia della persona ottengono il legame
necessario a plagiarla. La mia ipotesi, non essendo mai andato oltre
questa fase essendomi abbastanza semplice la lettura di una
situazione simile, ed avendo quindi sviluppato immediatamente
ostilità per l'insieme dei partecipanti a tale messa in scena, è
che coloro i quali vengono plagiati vengono a conoscenza, da parte
dei membri anziani autori della messa in scena, del fatto che era
tutta una cosa orchestrata, giustificando la cosa con uno dei fini
della setta e facendo sentire il plagiato-membro-della-setta un
"eletto", per il fatto che appartiene al gruppo di coloro
"che sanno" e che quindi hanno una visione della realtà al
di sopra del resto del mondo, da cui si separano diventando un gruppo
separato.
Il plagio che attuano i media nei
confronti della popolazione si muove in ambiente legale e diverso da
quello del caso estremo dei plagiati da parte delle sette sataniche
del Sud Sardegna.
Il fine non è quello di ridurre in
schiavitù delle persone, ma di creare la giustificazione di
determinate pratiche politiche statali o pratiche economiche di
soggetti economici.
Quì gli insiemi considerabili sono
- Il soggetto
- L'ambiente culturale di riferimento
- Gli altri ambienti culturali
Nei media nel considerare un fenomeno
politico o economico non esiste una demarcazione tra coloro che sono
atti a darne un opinione e chi no. Chi fa' parte di coloro che danno
giudizi su questi fenomeni nei media fa parte anche di coloro che
danno giudizi o interagiscono in altri campi dello scibile trattati
dai media. E' molto facile vedere giornalisti sportivi parlare di
politica o giornalisti politici parlare di sport. Persone del mondo
dello spettacolo parlare di economia o politica o politici parlare di
cinema. Scrittori di romanzi parlare di economia o giornalisti
economici parlare di fiction televisive. Etc etc..
Però soggetti aventi un determinato
ambiente culturale di riferimento, legato il più delle volte a
settori politici, direttamente o meno, stabiliscono in base al loro
ambiente culturale di riferimento se un personaggio dei media è
credibile oppure no. Fanno questo in base ai rapporti tra esso ed il
suo ambiente culturale, o tra esso e gli ambienti culturali paralleli
o opposti ai propri. Ma i rapporti tra personaggi o ambienti
culturali paralleli o opposti possono esser rappresentati in maniera
artificiosa, possono essere fabbricati e recitati ad arte da persone
che hanno fatto di questo un vero e proprio mestiere. I principali
media sono tutti proprietà di pochi gruppi finanziari, percui
appartengono tutti ad una sola classe di persone estremamente ricche
ed aventi perciò interessi ben precisi. Le persone che vi vogliono
lavorare all'interno devono passare attraverso il filtro che permette
di farvici lavorare solo chi si comporta secondo le loro norme. Chi
non rispetta le loro norme smette di essere assunto da queste grandi
aziende, percui anche di poter esercitare la sua professione.
Analogamente a quanto avviene nelle
sette religiose e non religiose anche nei media possono esser
simulati dei contrasti tra ambienti culturali o membri di ambienti
culturali in maniera che le persone si schierino con l'una o l'altra
parte. Schieratesi con una delle parti cominceranno a fidarsi
maggiormente dell'ambienti culturale con cui si son schierati, dando
modo ad esso di utilizzare la fiducia conquistatosi anche per quanto
riguarda la giustificazione di una prassi politica o economica. In
più penseranno di trovarsi davanti ad un ambiente caratterizzato da
una pluralità di visioni guidato dal prevalere dell'una o
dell'altra. Quì non stò dicendo che non esistano diverse visioni
nei grandi media, ma che i contrasti tra queste visioni ed ambienti
culturali siano molto minori di quanto invece facciano credere.
Lo spunto a scrivere questa riflessione
mi è stato fornito dall'atteggiamento di una persona che discuteva
con me, attraverso un social network, di quelli che i media
occidentali hanno definito i "campi di concentramento per
munsulmeni in Cina".
Ritengo che la persona che discuteva
con me non rappresenti un caso isolato di fiducia in un media
superiore a quella nella realtà, ma che invece questo metodo di
pensare ed agire sia molto diffuso e che anzi ci sia tutto un sistema
mediatico strutturato appositamente perchè esso si diffonda il più
possibile.
Dopo che il sottoscritto ha postato
delle foto riguardanti munsulmani nello Xinjang che pregano
all'aperto fuori e dentro una moschea, che portano i loro abiti
tradizionali, nonostante esse rappresentino la realtà dello Xinjang,
esattamente come una foto di Natale di qualche decennio fa' può
rappresentare voi coi vostri cari al pranzo di Natale di quell'anno,
viene contestato ciò che descrivo non con delle prove riguardanti
una realtà opposta, come qualcuno potrebbe portare una foto di quel
Natale che vi ritrae invece non a pranzo coi vostri cari ma a pranzo
coi vostri amici con cui condividete la passione per il Rugby, ma col
fatto che il Post ed il New York times affermano l'opposto nonostante
non possano fornire nessuna prova concreta riguardo ciò che
affermano. Esattamente come nelle sette non è la percezione della
realtà a crearne nel soggetto il giudizio, ma il giudizio di altre
persone a creare il giudizio del soggetto.
Si giustifica l'obbedienza cieca ai
giudizi di Post e New York Times col fatto che anche il Manifesto li
considera affidabili. Anche in questo caso avviene la sostituzione
della realtà materiale con la realtà che viene narrata non da
membri di una setta, ma da media aventi tutti una proprietà legata a
grandi gruppi finanziari aventi interessi simili e dunque portati a
giustificare le stesse prassi poilitiche o economiche.
Un altra analogia tra i due tipi di plagi è tra il modo con cui i mebri delle sette attirano le loro vittime con discorsi che catturano la loro attenzione per poi fargli ascoltare cose utili ai loro fini, come per esempio fargli credere di avere un problema con la giustizia o con qualche persona, oppure fargli sviluppare il timore verso qualcosa. Ho visto membri delle sette farsi un viaggio di 40Km in pulman appositamente per lavorarsi in questo modo una delle loro vittime standogli seduti nel posto dietro al suo. Allo stesso modo i media, stando sempre sul tema dello Xinjang, bombardano gli appassionati di calcio con affermazioni circa la presunta persecuzione degli Uiguri. Persone attirate verso un sito di calcio, come di qualsiasi altro argomento non politico, bombardate di notizie atte a proseguire la guerra economica statunitense in Cina con mezzi mediatici alla stessa maniera con cui vengono bombardati di pubblicità di scarpe. Queste persone per lo più propenderanno a credere a ciò che dicono questi media per il semplice fatto che di essi si fidano avendoli sempre utilizzati per le notizie sportive.
Un altra analogia tra i due tipi di plagi è tra il modo con cui i mebri delle sette attirano le loro vittime con discorsi che catturano la loro attenzione per poi fargli ascoltare cose utili ai loro fini, come per esempio fargli credere di avere un problema con la giustizia o con qualche persona, oppure fargli sviluppare il timore verso qualcosa. Ho visto membri delle sette farsi un viaggio di 40Km in pulman appositamente per lavorarsi in questo modo una delle loro vittime standogli seduti nel posto dietro al suo. Allo stesso modo i media, stando sempre sul tema dello Xinjang, bombardano gli appassionati di calcio con affermazioni circa la presunta persecuzione degli Uiguri. Persone attirate verso un sito di calcio, come di qualsiasi altro argomento non politico, bombardate di notizie atte a proseguire la guerra economica statunitense in Cina con mezzi mediatici alla stessa maniera con cui vengono bombardati di pubblicità di scarpe. Queste persone per lo più propenderanno a credere a ciò che dicono questi media per il semplice fatto che di essi si fidano avendoli sempre utilizzati per le notizie sportive.
Si fermano quì le analogie tra plagi
nelle sette e plagi mediatici?
Per ora da parte mia si.
Quando avrò accesso ai fascicoli
riguardanti le sette sataniche del Sud Sardegna si potrà completare
la riflessione.

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