Czeslawa Kwoka bambina polacca di 14 anni.
Uccisa nel campo di
concentramento di Auschwitz il 18 febbraio 1943 per iniezione al cuore
di fenomenolo. Poco prima dell'esecuzione, è stata fotografata dal
prigioniero Vilem Brasse, che ha testimoniato contro il boia di
Cheslava, il nazista che l'ha colpita in faccia, poco prima della foto,
come dimostra l'ematoma sul labbro. Tutto quello che
vediamo è la faccia di una bambina spaventata che ha perso la madre
qualche giorno fa. Era una delle circa 250 bambine minorenni uccise ad
Auschwitz-Birkenau.
La foto, originariamente bianco e nero, situata
all'Auschwitz Memorial, è stata ridipinta dalla fotografa brasiliana
Anna Amaral. Colpita dalla fotografia di Cheslava, ha deciso di darle
colore e renderla accessibile a tutti per non dimenticare il orrori del
nazismo. Il campo di Auschwitz è stato liberato dall'Armata Rossa, il 27
gennaio 1945.
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Riguardo i campi di
concentramento cinesi nello Xinjang, invece, purtroppo nell'epoca degli
smartphone anche per andare al cesso, non si riescono a trovare foto o
video che documentino sti campi di concentramento di cui si parla da
anni.
Le multinazionali miliardarie dei media che promuovono questa campagna mediatica, non ci riescono.
I governi potentissimi dei paesi NATO che sostengono l'esistenza di questo genocidio, non ci riescono.
Ma
non pensate mai vi stiano prendendo in giro ed usandovi per aizzarvi
contro i loro nemici geopolitici, cose che non farebbe mai l'occidente.
L'occidente è bello e buono, i paesi che da esso non si lasciano
sottomettere, invece, sono perfidi e tramano continuamente contro di voi
ed i loro stessi cittadini.
Ad oggi i media occidentali non hanno bisogno di mostrare prove per convincere qualcosa il loro pubblico. Il pubblico occidentale è ormai stato plasmato da decenni di TV e internet. Invece dei fatti si usano tecniche di condizionamento basate su inconscio e istinti nascosti della mente umana. Di questo genere di condizionamente aveva già parlato Vance Packard negli anni '50 nel suo libro "I persuasori occulti", ma sull'argomento, vista la sua importanza per il controlo delle masse, è calato il silenzio complice e omertoso di un sistema mediatico che considera i fruitori dei suoi servizi come burattini che si devono manovrare dall'alto.
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